Immagine contenente lampade di design di un progetto o in vendita presso Casa delle lampadine

Maison Objet 2022

L’ultima edizione di Maison&Objet, la fiera parigina dedicata al design internazionale, l’home decor e il lifestyle, è un appuntamento immancabile per riflettere sulle prospettive future per il design, scovare talenti e trovare un dialogo tra arte, cultura, decorazione e tendenze.

La sua capacità unica di generare connessioni e accelerare il business ed il suo talento nell’evidenziare le nuove tendenze vedono protagonista di questa edizione una nuova visione del lusso declinato in due espressioni creative, definite Uber lux e Lux populis dal team Maison & Objet.

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Tables Mira by Maison Dada

Questi due stili, tendenti al desiderio di immaginazione sfrenata, vedono l’Uber lux impegnato in un connubio tra l’artigianalità e le nuove tecnologie: esempi come la libreria Dujiangyan Zhongshuge a Chengdu, firmata da X+Living, ma anche il successo di designer che propongono edizioni limitate tra il design e l’opera d’arte (vedi Chromatica 265 di Flos), sono esempi pratici di questa nuova fase visionaria del design. I materiali seguono questo trend, con fili di seta, rame e led nei tessuti. I divani si stanno trasformando da semplici sedute in oggetti iper-connessi. Una nuova forma di design che ha un piede radicato nel passato e l’altro pronto a saltare nel futuro.

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Henri Bursztyn x Kandella – ©Romain Jouault

La contrapposizione è il Lux populis, dove si esplorano nuovi vivaci percorsi traendo ispirazione dalla street culture, guidati da una generazione digitale, dove la cultura pop e i valori di inclusività rappresentano i pilastri portanti di un’epoca ricca di contaminazioni e di “collab” . È un trend che a tratti presenta caratteristiche nostalgiche e retro: basti pensare a Tag Heuer e alla collaborazione con Super Mario, o ancora a Leblon Delienne X Mickey Mouse. I protagonisti del lux populis si accorpano in una generazione del consumo e della creatività iper-lucida e veloce.

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Mickey Sparkling by Thomas Dariel X Leblon Dalienne Courtresy of Leblon Dalienne

Secondo l’architetto Elizabeth Leriche, la ricerca post-pandemica in ambito domestico vede protagonisti il comfort e la flessibilità degli spazi e, dunque, l’inventiva e la creatività: “L’idea – dice Leriche – è quella di entrare sempre più in contatto con la natura e con l’essenza degli spazi per dare una nuova vita alle nostre case. Vengono enfatizzati infatti il rustico con l’utilizzo di fibre naturali e bambù, il vintage – soprattutto tra i millennials, profondamente legati alle possibilità dello shopping online. Un’ode alle forme della natura ed un’abbondanza di curve, si preferiscono materiali naturali di cui è possibile rintracciare le origini e che puntano all’autenticità e all’essenzialità”.

Quest’ultima edizione di Maison & Objet ha permesso di avere una visione più lucida e chiara sul complice dualismo nel mondo del design: da un lato, forme sperimentali senza limiti ed iper-connesse. Dall’altro, il comfort e la semplicità di materiali ed oggetti riconducibili a un’epoca e ad un contesto ben preciso.

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